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IL SEMINARIO DI BOLOGNA
Il termine “Seminario” richiama il semenzaio, il vivaio, e nella tradizione della Chiesa indica la casa dove si formano i candidati alla vita presbiterale, coloro cioè che a Dio piacendo saranno preti.
Nel 1563, durante la XXIII sessione del Concilio di Trento, l’istituzione dei Seminari divenne obbligatoria in ogni Diocesi. A Bologna è stato il Card. Paleotti a erigere ufficialmente il primo Seminario nel 1567, con sede “provvisoria” in Via Castiglione. Nel 1751 la nuova sede del Seminario è nell’edificio posto di fronte alla Cattedrale, oggi Grand Hotel Majestic (già Baglioni), progetto in cui si impegnò in prima persona il Card. Prospero Lambertini. Nel 1910 la nuova sede sarà in Piazza dei Martiri (già Umberto I).
Nel 1929, l’allora Arcivescovo di Bologna Card. Giovanni Battista Nasalli Rocca acquistò la Villa Revedin sul Colle Belvedere e l’annesso parco, con l’intenzione di costruire, accanto all’edificio esistente, il nuovo Seminario Arcivescovile.
Il lavori terminarono tre anni dopo, e la solenne inaugurazione del nuovo Seminario di Villa Revedin avvenne il 2 ottobre 1932.
Attualmente l’edificio ospita, oltre alla Comunità del Seminario Arcivescovile, la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna e il Pontificio Seminario Flaminio “Benedetto XV”.